lunedì 31 dicembre 2012

Un nuovo anno all'insegna del rinnovamento?

Oggi si conclude il 2012. Come ogni anno trepidazione e frenesia caratterizzano questo periodo, carico o forse sovraccarico di speranze che scaturiscono probabilmente dal mancato raggiungimento di obbiettivi personali, dalla precarietà in cui viviamo o semplicemente dalla voglia di dare un senso simbolico a certe giornate. Il Pd prova a restituirci speranze concrete, svolgendo le sue "parlamentarie" il 29 e 30 dicembre carica il nostro ultimo giorno dell'anno di nomi nuovi e di freschi, anche se ancora un po incerti, risultati elettorali. Tanti volti nuovi, tante personalità giovani, tante speranze. Il partito che potrebbe essere sicuramente definito il partito dell'anno grazie ai successi riportati e all'indice di gradimento nazionale, sarà all'altezza della missione che gli si prospetta? I suoi nuovi volti riusciranno a essere vettore di reale cambiamento o resteranno strumento di equipe più competenti che agiranno nell'ombra pur di dare al popolo i suoi "volti nuovi"? Io mi auguro di no, mi auguro che questa possa essere la svolta attesa dalla sinistra, ma nonostante i miei buoni auspici da nuovo anno, non posso non pormi questo interrogativo che troverà però presto una risposta.

martedì 18 dicembre 2012

Si, lo dedico al Cavaliere.

Ho deciso di inaugurare il mio blog con un post su di lui. Il Cavaliere. Ha già tanto fatto parlare la sua intervista a Domenica Live, ma in questi casi l'attenzione su certi temi non è mai troppa. L'italia sta attraversando una crisi (economica e di valori), di cui tutti siamo a conoscenza. Abbiamo faticosamente aperto gli occhi in questi anni riguardo a quello che ci è successo, abbiamo faticosamente capito chi è stato al potere dal 94 ad oggi. Mi sembra prematuro gettare con tanta facilità queste conquiste. E' però un dato tangibile che il popolo italiano, il popolo che tanto ha provato vergogna per il proprio rappresentante di governo, ci stia ricascando. Oggi i sondaggi pre elettorali hanno rivelato un aumento percentuale di 3 punti nell'indice di gradimento del Pdl. No, non ci possiamo lentamente ricadere. Non possiamo dar adito a qualcuno che continua a sostenere che il nostro Paese è ingovernabile perchè i poteri del premier sono naturalmente limitati e controllati, non si può sostenere che in Italia ci sia un'egemonia di sinistra all'interno della corte costituzionale, non possiamo. Chiunque conosca un minimo le fondamenta, la storia, e il diritto dell'Italia non può che rabbrividire davanti a certe affermazioni. Berlusconi non ha speranza alcuna di vincere le elezioni, ma la sua presenza in Parlamento alimenterà non solo un sistema di alleanze pericolose e fittizie, ma anche un processo di stagnazione socioculturale di cui oggi veramente non abbiamo bisogno.